Cosa vedere
Quarna Sopra
Alpe Campello
L'alpe Campello, oggi più conosciuto semplicemente come Campello, è divenuta nel corso degli anni l'area sportiva del paese di Quarna Sopra. Il primo campo sportivo risale al 1928 e fu adibito al al gioco del calcio. Oggi l'area si presenta più ampia, dotata anche di un campo da bocce, un parco giochi per bambini e un punto ristoro attivo nella stagione estiva.
Alpe Castellaccio
Dalla sommità della montagna che scende sul versante del lago d'Orta verso Omegna, a poca distanza dal centro abitato di Quarna Sopra, si stacca un'altura, denominata Castellaccio.
In questo luogo, nel 1951, a seguito di alcuni scavi, dei muri di cinta e di fondamenta di una torre di segnalazione risalente all'epoca preromana furono scoperti sotto il piano di terra.
Oggi, l'alpe Castellaccio, per la sua particolare posizione, viene utilizzata dagli amanti del parapendio come area di lancio.
Area panoramica Belvedere, ex tiro al piattello
L'area panoramica Belvedere si trova a soli 5 minuti a piedi dal centro abitato; da qui si può godere di un sensazionale e suggestivo panorama sul lago d'Orta, sull'isola di San Giulio e sulle montagne circostanti.
Cappelle votive
Molteplici sono le cappelle votive dislocate sul territorio comunale:
Cappella di Chencio (Vedi su Google Maps)
Cappella della Cloria (Vedi su Google Maps)
Cappella del Cual (Vedi su Google Maps)
Cappella del Gambarolo (Vedi su Google Maps)
Cappella della Motta (Vedi su Google Maps)
Cappella di via Peretti (Vedi su Google Maps)
Cappella dei Quarei (Vedi su Google Maps)
Cappella del Saccarello (Vedi su Google Maps)
Cappella di Sant'Anna (Vedi su Google Maps)
Cappella di Santa Marta: abside residua di una delle prime chiese di Quarna, più antica dell'Oratorio di S. Rocco (Vedi su Google Maps)
Cappella di via Umberto I (Vedi su Google Maps)
Statua della Madonna Pellegrina (Vedi su Google Maps)
Chiesa parrocchiale di S. Stefano
La Chiesa Parrocchiale risale al 1517 e deriva dall'ampliamento di una chiesa preesistente, mentre l'attuale campanile è datato 1583; la chiesa fu dedicata a S. Stefano protomartire (patrono) e a S. Lorenzo (compatrono).
All'interno della Chiesa è custodito uno dei più antichi organi del Piemonte: si tratta di uno dei primi lavori di Giuseppe Serassi, del 1727, considerato ancora oggi fra i maestri più apprezzati del tempo. Nel 1871, la ditta Mentasti si è occupata di un primo restauro; nel 1993 è stato nuovamente oggetto di restauro, operato dalla ditta Marzi. Ancora oggi viene regolarmente utilizzato nel corso delle funzioni religiose domenicali.
L'edificio domina il centro abitato e le sue campane scandiscono il trascorrere del tempo nel paese, risuonando tra tutte le sue vie.
Monte Giove (Mungiog)
Il "Monte Giove", chiamato anche "Monte Gioco" o "Monte Giogo", sovrasta il paese a 945 m s.l.m.. L'area è costituita da depositi morenico-glaciali ed è di forma tronco-conica. La sommità dell’altura presenta un pianoro erboso di forma circolare di 15 metri di diametro e tutt'attorno si trova un fossato scavato nel terreno e largo 7,5 metri e profondo dai 2 ai 3 metri circa, circondato da un vallo il quale porta complessivamente a 30 metri il diametro della sommità della collina, artificialmente spianata, probabilmente in epoca antica.
Questo sito porta con sè alcuni misteri, che non riguardano solo l’origine del nome, ma anche il motivo per cui la collina è stata tagliata alla sua sommità per ricavarne un’area piana, per quale ragione è stata delimitata da un fossato e da un vallo circolare in terra e quale è stata la funzione e la destinazione di tale luogo. Il sottosuolo non è stato ancora sondato alla ricerca di reperti archeologici, ma camminando nel vallo si può rilevare l'esistenza di pietrame di piccole e medie dimensioni che affiora dal sottosuolo del pianoro; questo fa sospettare, l’esistenza al disotto dello strato, di una pavimentazione oppure dei resti di una possibile cinta muraria di epoca antica. Nei territori posti intorno al Lago d’Orta sono documentati frequenti ritrovamenti archeologici collocabili cronologicamente al periodo protostorico alpino e subalpino.
(Tratto da L'enigma di Monte Giove - Un sito sacro fortificato e un osservatorio astronomico protostorico nell'area del Verbano-Cusio-Ossola?, di Adriano Gaspani, I.N.A.F. - Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Brera)
Monumento agli Alpini
Via Circonvallazione
Monumento ai Caduti
Piazza XXIV Maggio ("Burghitt")
Si deve alla Società Pro Quarna Sopra la realizzazione del monumento ai caduti che si trova, dal 1921, nella centrale piazza XXIV Maggio.
L'opera si intitola "La difesa della bandiera" ed è composta da una statua in bronzo raffigurante un combattente che tende un braccio in segno di difesa, appoggiata su un basamento in granito, estratto dalle cave di Quarna Sotto. Intorno al basamento vi sono due targhe con i nomi dei caduti. Il bronzo della statua venne invece lavorato a Milano dallo scultore mergozzese Giovanni Battista Tedeschi e non ha mai subito modifiche.
L’opera è stata catalogata "opera d’arte" negli Anni '40 e, grazie all'intercessione di alcuni amministratori locali, scampò alla razzia attivata dal governo fascista, che mendicava in quel periodo materiale per i propri arsenali bellici. L'Amministrazione Comunale e i quarnesi residenti all'estero contribuirono economicamente con il Comitato organizzatore, voluto dall'allora Società Pro Quarna Sopra, per pagare le spese complessive che ammontavano a 18.000 lire.
L'inaugurazione ufficiale avvenne domenica 21 agosto 1921 e l'evento riscontrò un importante successo mediatico tra la stampa locale; inoltre, la Pro Quarna Sopra, allora presieduta dall'avvocato Eugenio Nobili di Omegna, pubblicò un opuscolo in memoria dello storico evento intitolandolo "Ai nostri figli". Le copie vennero distribuite a tutte la famiglie del paese in ricordo dell’evento.
(Tratto da Pro Quarna Sopra: dall’Er dal Mulin a piazza Burghitt. 1911-2011)
Muri dipinti
Dal 2018, l'Associazione Turistica Pro Quarna Sopra è promotrice del Festival del Muro Dipinto, manifestazione artistica che ha finora dotato il paese di 24 opere, tra murali e mosaici, rendendo il paese una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto.
Oratorio di S. Rocco
L'Oratorio fu eretto tra il XIII e il XIV secolo, come prima chiesa di Quarna Sopra, con funzione prevalente di battistero. Nel 1600, l'Oratorio fu utilizzato come lazzaretto e quindi intitolato a S. Rocco, protettore contro le epidemie ed i contagi.
La sua collocazione è strategica: piazza Leone Lanza (chiamata "Pasquer") è il vecchio centro abitato di Quarna Sopra, ovvero è stato il punto di incontro e il centro propulsore della vita civile, economica e religiosa della comunità fino al XVIII secolo.
Ogni anno, i quarnesi celebrano la festa di S. Rocco presso quest'Oratorio il 16 agosto.
Oratorio della Madonna del Pero
Piazza Sergio Zolanetta
L'Oratorio della Madonna del Pero fu costruito nel 1598 ed è dedicato alla Natività di Maria Santissima (sulla facciata si legge infatti "Mariæ Nascenti"); deve la sua comune denominazione al grande albero da frutto che un tempo si ergeva al centro della piazza che ospita la chiesetta.
Ogni anno, i quarnesi celebrano la festa della Madonna del Pero l'ultima domenica di agosto.
Santuario della Madonna della Neve al Fontegno
Sulla mulattiera a zig-zag che da Cireggio conduce a Quarna Sopra, il viandante si imbatte nel Santuario dedicato alla Madonna della Neve, comunemente detto "del Fontegno", che sorge in un'area erbosa e pianeggiante. Qui, a circa 750 m s.l.m., è possibile dedicarsi qualche momento di riposo, per ristorarsi dalla camminata, apprezzando il panorama sul Lago d'Orta e gustando un mestolo di fresca acqua sorgente.
Ogni anno, i quarnesi celebrano la festa della Madonna della Neve la prima domenica di agosto.